La diastasi dei retti addominali consiste nel cedimento dell’aponeurosi tendinea che tiene uniti i due retti addominali, in pratica un sottile legamento che serve da “cerniera” tra i due muscoli. Il risultato è che la parete addominale non è più in grado di contenere con efficacia la pressione degli organi endoadddominali, con conseguente distensione dell’addome per “fuoriuscita” degli organi interni.
Si tratta di un effetto indesiderato normale nelle donne che hanno avuto una gravidanza, in quanto i due muscoli retti si devono fisiologicamente aprire per lasciare spazio al feto.
Nella maggior parte dei casi dopo qualche settimana i retti si richiudono da soli, ma in qualche caso questo non accade.
L’inestetismo risiede nel fatto che, come si diceva, gli organi interni premono verso l’esterno dando alla pancia una caratteristica forma prominente. Spesso è il problema è di tale entità che le pazienti sono esasperate dalla costante domanda da parte di amici o conoscenti riguardo una (inesistente) nuova gravidanza.
Per valutare la diastasi dei retti addominali è senz’altro necessaria una semplice visita clinica, che attesta la distanza tra i due muscoli. Nei casi dubbi, è indicato eseguire una ecografia o una tac addominale.
Questo problema riduce l’efficacia con cui gli addominali esercitano un’azione stabilizzante del tronco e può aggravare il mal di schiena e l’instabilità del bacino.
Tale condizione in una precedente gravidanza aumenta purtroppo la probabilità e la gravità che essa si ripresenti in una gravidanza successiva.
Spesso cìè un po’ di confusione su quali esercizi siano da consigliare per evitare il problema. Infatti, è consigliato evitare tutti quei movimenti che vanno a sforzare il retto addominale, come esercizi di stretching oppure altri movimenti che si attuano durante la normale attività di tutti i giorni, che vadano a espandere il muro addominale, ma anche gli addominali tradizionali che fanno lavorare gli addominali più superficiali come crunch e obliqui
Nel caso in cui i retti addominali non dovessero ricongiungersi fisiologicamente, l’unica strada perseguibile è quella dell’intervento chirurgico. I due retti allontanati vengono ricongiunti e suturati.
Personalmente, utilizzo una tecnica che prevede una cicatrice molto bassa, in regione sovrapubica, ben celabile nello slip, lunga circa 10-15 cm, in modo da correggere eventualmente anche il modico eccesso cutaneo che talora accompagna la diastasi muscolare.
Si tratta di un intervento che si esegue in Day Surgery, e che richiede una anestesia di semplice sedazione. E’ poi consigliabile utilizzare una ventriera contenitiva per almeno 30-35 giorni.