Personalmente, ritengo che la correzione dell’orecchio prominente debba soddisfare tre obbiettivi: il primo, di rendere l’orecchio soggettivamente accettabile. Il secondo, che il risultato sia naturale, e il terzo, di eseguire l’intervento in modo da lasciare una cicatrice quasi invisibile
Nel primo caso, è bene parlare diffusamente con il o la paziente, specie se minorenni accompagnati dai genitori, per capire esattamente cosa non piace nel proprio orecchio e come vorrebbe che fosse corretto. La mia opinione è che per modellare in misura stabile l’orecchio si debba intervenire drasticamente sulla cartilagine, che ne compone lo scheletro, sia per plasmare il bordo dell’antielice , sia per ridurre la eventuale eccesso di prominenza della conca. Solo così il risultato finale sarà stabile nel tempo, oltre che piacevole. Nel secondo, propongo sempre ai pazienti di non esagerare con la correzione, per evitare un aspetto innaturale e “finto”. Sono invece sicuro che la naturalezza del risultato sia essenziale e più accettabile.
Infine, uso una tecnica che prevede una unica cicatrice che cade nella parte posteriore del padiglione, rimanendo pertanto poco visibile, anche per chi porta i capelli molto corti.
Come dicevo, questo intervento, che si esegue in tutta sicurezza in regime di Day surgery ed in anestesia di leggera sedazione, può essere affrontato a partire dalla giovane età (comunque non meno di 14-15 anni), fino alla età adulta, anche avanzata. Il paziente esce dalla sala operatoria con un bendaggio al capo che mantiene per 8-10 giorni.