A richiedere questo tipo di intervento sono principalmente giovani donne tra in 20 e i 35 anni, spesso anche in seguito ad una gravidanza.Negli ultimi anni è possibile eseguire questo tipo di intervento in regime di day surgery ma l’importante è sempre rivolgersi a strutture cliniche adeguate, sicure per quanto riguardai protocolli cliniche e attrezzate sotto il profilo dei materiali.
Oggi esistono metodiche di calcolo accurate per elaborare e poi eseguire un intervento di mastoplastica additiva che risponda ai desideri della paziente. Uno dei primi passi, dopo un incontro conoscitivo, è quello di invitare la paziente ad indossare delle protesi di prova, per capire quale risultato vuole ottenere, quale sia il volume delle protesi da utilizzare e se il risultato estetico ed armonico è di suo gradimento.
L’intervento poi consiste nell’inserire le protesi nella tasca sotto la ghiandola mammaria o sotto il muscolo pettorale o, con una tecnica chiamata dual plane sotto entrambi.
Esiste poi la possibilità di correggere i risultati, con un ritocco o attraverso l’uso di cellule staminali adipose della paziente stessa, quindi annullando il rischio di rigetto. Questa tecnica, usata anche per “riempire” altre parti del corpo, si chiama lipofilling.
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